Illustrate le novità della nuova Kermesse e presentato il progetto della “Capsula del tempo”

Sarà un Premio Arte Coseano atipico rispetto al passato, ma senza sacrificare nulla sul fronte della qualità. Questa mattina, presso il Centro commerciale Città Fiera a Torreano di Martignacco, è stata presentata l’edizione 2021 dell’importante kermesse culturale. Non mancheranno le novità, nate anche per far fronte alle difficoltà nell’organizzazione dell’evento a causa del persistere dell’emergenza sanitaria. Tra queste novità, una “capsula del tempo” che verrà sepolta a fine estate e recuperata solo tra un secolo. Un gesto simbolico che guarda al futuro ma soprattutto al presente, con l’obiettivo di conservare la memoria sull’oggi.

Il tutto si terrà il 19 settembre, con un evento pubblico e aperto alla cittadinanza. Nel frattempo, oggi è stata inaugurata anche la mostra con le migliori opere del Premio di questi ultimi anni, presso l’Area Verde dello stesso centro commerciale. Rimarrà visitabile per tutto luglio. Lo stesso Città Fiera avrà quindi un ruolo di primo piano nella manifestazione, in quanto partner della kermesse, conferendo la menzione speciale a un’artista scelto dalla giura nella fase finale di premiazione a settembre. Il sindaco David Asquini ha evidenziato che questa “sarà la 21esima edizione e mezzo, poiché l’anno scorso siamo comunque riusciti a organizzare qualche evento. Sarà comunque molto importante ripartire”.

È arrivato il plauso del fondatore del Fiera, Antonio Maria Bardelli, che ha inoltre confermato la volontà di essere vetrina per le iniziative culturali del territorio. “Da quattro anni, Coseano è Città dell’Arte – spiega l’assessore alla cultura, Paolo Klavora – grazie alle nostre manifestazioni che richiamano artisti da tutta Europa. A causa del Covid, però, l’anno scorso siamo rimasti bloccati e in questo abbiamo ripreso il filo”. La testimonianza più recente è l’affresco raffigurante il celebre Cenacolo, riprodotto presso l’azienda Agricola Collina di Narduzzi Liano dallo stesso assessore, pittore con lo pseudonimo di Klavier, e l’artista siciliana Valentina Di Vita.

“Quest’anno non riusciremo a svolgere la rassegna d’arte come negli ultimi 20 anni – prosegue l’assessore – per le difficoltà legate alla gestione del pubblico. Ogni edizione, infatti, richiama migliaia di persone” ma le normative sono troppo stringenti per poter svolgere le giornate nel completo rispetto delle misure di sicurezza anti-contagio. Da qui, fra le novità, l’idea di una teca che possa contenere le testimonianze dei numerosi artisti che sono passati per Coseano e non solo. “Abbiamo chiesto a tutti coloro che hanno partecipato alle diverse edizioni del Premio di donarci un’opera – spiega Klavora – da porre al suo interno”.

“Questo è anche un modo per mantenere il filo con gli artisti che si sono avvicendati negli ultimi due decenni”. Per l’occasione, il comune friulano ospiterà una cerimonia ufficiale per la sigillatura e posa del manufatto e, sopra il sito, verrà collocata una piastra in bronzo indicante le date 2021-2121. Al suo interno, anche documenti digitali che racconteranno la storia recente del Comune. “Tutti avranno la possibilità di vedere le opere prima della loro chiusura. Inviteremo anche la cittadinanza a partecipare, donando lettere e immagini”. La previsione è di raccogliere almeno 150 firme, con l’ufficialità dei nomi che arriverà a giorni.

Infine, sempre a settembre, fra le novità,  ci sarà un simposio a suggello del lavoro svolto negli anni: per una settimana, dieci artisti troveranno casa in Friuli per creare le proprie opere, modellandole direttamente in Piazza degli Artisti a testimonianza della continuità della manifestazione. Anche in questo caso, la loro identità è in fase di studio, grazie all’aiuto di alcuni critici d’arte austriaci. Nel frattempo, rimane il fascino attuale dell’affresco, destinato a durare a lungo grazie proprie alle sue peculiarità. Questo rappresenta anche un punto di partenza per rilanciare nelle scuole e tra gli operatori del settore questa tecnica antichissima.