Magia e storia in Castello – Alla scoperta di Streghe, eretici e benandanti del Friuli Venezia Giulia.
Conferenza animata e passeggiata ecologica – Sabato 4 giugno, dalle ore 17,00, al Castello di Toppo di Travesio (PN) 

A cura di Monia Montechiarini – Fotografie di Ferdi Terrazzani 

Un viaggio nella storia, completamente immersi nella natura, alla scoperta delle vite di coloro che realmente hanno abitato in Friuli Venezia Giulia, ricostruite dai processi e dagli antichi documenti contro le streghe. 

Ricorderemo le antiche tradizioni che rischiano di andare perse, i nomi di coloro che sono stati protagonisti della storia che animava la regione. Questo è il progetto di Monia Montechiarini, giurista, e Ferdi Terrazzani, fotografo da sempre impegnato nella promozione del territorio. Insieme hanno unito le loro passioni per i manoscritti antichi, la fotografia e l’ambiente, la valorizzazione del territorio, dando così vita a un incontro davvero imperdibile.  

Il 4 giugno l’imponente Castello di Toppo di Travesio sarà la cornice magica per svelare i segreti del passato. Tutto inizierà con una passeggiata ecologica: il pubblico potrà addentrarsi sul sentiero all’interno del bosco, godendo di un accompagnatore speciale con la sua musica antica. Sarà infatti il professore e direttore d’orchestra Marco Scapin a trasmettere tutto il fascino del suo legame con la natura e gli animali; durante tutta la salita fino alle mura del Castello ci guiderà incantandoci, come Pan e il suo flauto. 

Arrivati al maestoso castello, depositario di antiche leggende, inizierà la conferenza animata dove Monia Montechiarini ci porterà indietro nel tempo, raccontandoci in particolare il saggio con cui ha voluto omaggiare il Friuli Venezia Giulia: “Streghe, eretici e benandanti del Friuli Venezia Giulia. Processi, rituali e tradizioni di una terra magica” (Intermedia Edizioni, 2021). 

Ecco quindi comparire fiaccole in lontananza, che preannunciano la presenza di creature molto antiche; ma non lasciatevi intimorire dalle loro lunghe corna e dalle folte pellicce: non si tratta di diavoli medievali! Sono gli Skaupaz Toifl, il gruppo che rievoca l’antica divinità protettrice della natura, portatrice di luce: Frau Perchta 

I documenti la citano anche come “la Splendente”, retaggio dei culti agrari, poi trasformata in diavolo. Un’atmosfera suggestiva che donerà emozioni uniche; le ricerche condotte dalla Montechiarini su questo tema, in tutta Europa, escono dal mondo accademico, prendendo vita. 

L’incontro si svolge quando il tramonto definirà i profili di Perchta, che ci conduce verso la vicina notte delle streghe. Sarà la sua figura a illuminarci con la sua luce in un momento difficile, cercando di scacciare il male e di accendere la speranza: questo rappresenta il suo fuoco sacro.  

Un’alternanza di racconti, musica e scenografia, nel magico contesto del Castello di Toppo, estratti dal libro con cui la giurista ha inaugurato la collana nazionale dedicata al fenomeno della stregoneria, basandosi su documenti autentici. 

Nel suo lavoro compie un’indagine storica sui verbali dei processi, dal Medioevo, contro le accusate di stregoneria. Ci conduce sulle scene del crimine, spiegando il fenomeno che ha reso pericolosa la donna quando, superato il culto delle divinità notturne e le abilità della conoscenza popolare, essa giunge a stipulare un patto col diavolo. Al suo attivo altri due libri. 

 I segreti di guaritrici e ostesse, tra erbe terapeutiche, “incantationi d’amore, strigarie, herbarie” 

Apollonia, La Rossa, Aquilina: sono solo alcune delle accusate di stregoneria ed eresia in Friuli Venezia Giulia che conosceremo a Toppo. L’autrice ne ricostruisce i profili criminali, illustrando i dati giuridici e le pratiche misteriose alla base dei reati. Scopriremo i rimedi di “Herbere”, ossia coloro che sapevano estrarre rimedi terapeutici dalle piante; la medicina popolare tramandata dalle guaritrici. 

Protagonista saranno l’iperico – fuga dæmonum, l’artemisia, la verbena. Scopriremo Ostesse, Levatrici, incantesimi d’amore, casi rari di streghe in aiuto alle donne “soverchiate” dai mariti. 

Al centro della serata anche le ricette alla base di prodotti di pregio di questa Terra, come il vino.   

Dunque è un messaggio positivo quello dato dall’autrice, che connota la serata ponendo sempre a confronto i processi friulani ed europei, svelando le abilità di queste donne, gli usi e i costumi. 

In un contesto unico, dove il connubio tra storia e natura immergerà il pubblico in un mondo magico, non poteva mancare il riferimento alle antiche creature del folclore che animano gli ambienti incontaminati come le Agane. Perché non addentrarsi allora alla ricerca dei Benandanti? Uscivano “in strighezzo”, ma chissà se effettivamente era così… Magari ce ne sono ancora tra di voi, di “nati con la camicia”. Alla fine della serata, il lettore ricorderà e sentirà le voci del passato, che risuonano in questa meravigliosa regione, attraverso le parole delle donne divenute capro espiatorio eccellente di un’epoca di transizione. 

 Scopriamo chi è Monia Montechiarini, tra identikit sulle streghe e progetti europei 

Monia Montechiarini è giurista, europrogettista e scrittrice. Esperta di diritto, da oltre venticinque anni si occupa di ricerche documentali per ricostruire i processi contro le streghe. Organizza convegni e giornate formative ufficiali sui fondi europei per la cultura e la storia, anche col patrocinio del MIBACT e della Commissione Europea.  

Indaga personalmente su documenti rari fino alla Scozia. Si impegna per ridare voce al passato, collaborando con enti internazionali: Comuni della Lettonia, Università, Consorzio Europeo delle Rievocazioni Storiche, Italia Medievale, Forum della Cultura Italo-Slovena e molti altri. 

Il suo Studio è attivo dal 2005 con i primi progetti all’interno del Gruppo di Azione Locale sui “Cammini d’Europa”, tra ricostruzione e valorizzazione dell’identità.  

Relatrice di importanti rassegne come il Festival del Medioevo di Gubbio, unico nel suo genere con partner Rai Storia, il Triskell Celtic Festival di Trieste ecc. È stata autrice di articoli sulla living history in riviste specialistiche quali Focus Storia Wars e cura progetti didattici con scuole e gruppi storici. 

Organizza rassegne e corsi in città e siti di pregio in tutta l’Italia, come Palazzo dei Papi di Viterbo, i castelli sforzeschi in Lombardia, Brescia, Bologna. Ma è attiva anche nel territorio, con molte conferenze a Pordenone, Valvasone Arzene, Spilimbergo, Sacile, le U.T.E. ecc.  

 Travesio e il suo Castello. 

Il primo documento in cui viene registrata Travesio risale al XII secolo. Il nome probabilmente risale al latino “intra vias”, chiaro riferimento alla strada romana, che da Sacile superava il Tagliamento verso Gemona. Un piccolo borgo ma molto importante, è come lo descrivono gli atti medievali; crocevia strategico, con botteghe di granaglie, molini e tessitori. 

Fu eretto tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo e le fonti orali attribuiscono la sua costruzione ai Longobardi. Il sito ospitò famiglie importanti per la storia della regione nel corso dei secoli. 

Si erge su un poggio ai piedi del Monte Ciavoleìt, da cui è possibile ammirare l’imponenza delle sue cinte murarie, ben visibili e manutenute: archi e merli lo rendono un contesto adatto per ospitare questa serata. 

Degna di nota anche la villa dei Conti Toppo Wasserman del ‘500 e la presenza di grandi artisti: il Pordenone, il Pilacorte, Pomponio Amalteo. 

 Il Friuli Venezia Giulia, una terra magica dove la storia crea turismo. 

In questa regione, dove l’autrice è nata e ha scelto di tornare a vivere dopo anni di specializzazioni in Europa, è possibile apprezzare la cultura e la grande tradizione, che ci fanno amare un territorio ricco di storia e carattere, magica.  

Sulla magia, d’altronde, seguendo le parole di E.B. Taylor che cercò di elaborarne una definizione, possiamo affermare che essa fa parte della cultura di un popolo, in cui le credenze e i rituali messi in pratica si mescolano tra loro, divenendo fondamentali per l’identità.   

L’incontro gode di importanti patrocini, tra i quali quello di PromoTurismo FVG, ed è in linea col turismo sostenibile: favorirà lo scambio sociale e culturale tra cittadini e visitatori in modo profondo. Raccontare il territorio attraverso la storia nascosta contribuirà alla riscoperta dello straordinario patrimonio artistico e paesaggistico: risorse fondamentali da cui ripartire dopo un momento così difficile, in cui i settori del turismo e della cultura sono tra quelli più colpiti. 

La passeggiata ecologica è adatta a tutte le tipologie di camminatori, con spettacolo itinerante. L’attrezzatura richiesta prevede scarpe adatte a strada sterrata, abbigliamento adeguato, una torcia e una coperta su cui sedersi. 

Vi diamo appuntamento dunque al castello di Toppo, Travesio, tra magia e storia.  

È gradita la prenotazione: turismo@comune.travesio.pn.it