Il sentiero “spirituale” nel quale assaporare fino infondo la tranquillità e la lentezza del cammino

Ampezzo Carnico offre escursioni per tutti: dalle creste mozzafiato del Monte Tinisa a immersivi paesaggi bucolici, da intense passeggiate nei boschi a escursioni meditative tra antiche Ancone e Maine (immagini votive). Il sentiero delle Ancone – Maine è certamente il più “spirituale” che si può trovare nella zona. Con Vittoria Malignani a mostrarvi il cammino, attraverserete le due principali frazioni di Ampezzo, Oltris e Voltois, costeggiando i monti Zampin e Monfreda; assaporando la tranquillità e la lentezza del cammino vi addentrerete nel bosco lasciandovi alle spalle la “civiltà”. Vittoria vi raccomanda di lasciare una preghiera o un pensiero alle immagini votive che incontrerete, potrebbe portarvi fortuna (vi invitiamo a consultare il sito www.ampezzocarnico.it per saperne di più sulle Ancone attraverso l’apposito depliant).  

Per questa escursione sono presenti 4 varianti, adattabili a seconda del vostro grado di allenamento o della vostra voglia di camminare. La prima qui proposta sarà la versione presente anche sul sito ufficiale di Ampezzo, a seguire troverete anche le indicazioni per la variante più semplice.  

L’ESCURSIONE 

Dall’abitato di Ampezzo, subito dietro la Chiesa, prendete le indicazioni per i due borghi di Oltris e Voltois. Superate il ponte sul torrente Lumiei. Alla vostra sinistra troverete un piccolo spiazzo ove poter parcheggiare la macchina. Seguite le indicazioni per Oltris mantenendo la sinistra lungo una prima salita che vi condurrà presso l’abitato medioevale. Le stradine della frazione sono lastricate, i balconi ornati da splendidi fiori e qua e là, tra le travi degli stavoli ed i giardini odorosi, potrete facilmente incontrare qualche gatto carnico che vi osserverà guardingo. 

Una volta usciti da Oltris, la strada prosegue su un breve tratto sterrato ed abbastanza ripido, che in breve raggiungerà la prima ancona con le indicazioni per affrontare la salita nel bosco. Il tracciato non è dei più semplici per chi deciderà di affrontarlo in salita: presenta delle belle pendenze, spesso pericolose a causa della grande quantità di foglie e terriccio che invadono il percorso. Se ha piovuto recentemente prestate massima attenzione (in particolare per chi volesse affrontarlo in discesa, come descriveremo nelle varianti). Non ci sono grandi panorami da descrivere: il bello di questo tracciato sta nell’intimità e nella “protezione” della foresta. Gli alberi giganteschi, con le loro fronde e i rami contorti, creano una grande arcata tra cielo e terra, quasi a voler simulare il soffitto di una cattedrale naturale.  

I profumi del bosco sono molteplici e intensi: muschio, terriccio, pino, resina, erba… Una vera e propria aromaterapia. In questi tempi di restrizioni, avere la possibilità di isolarsi in un sentiero del genere, tra profumi e suoni così genuini, è un toccasana per la salute, non solo fisica, ma anche e soprattutto mentale e spirituale. Una volta usciti dal bosco incrocerete la strada asfaltata che da Voltois conduce alla Conca di Pani. Da qui l’itinerario è meno “bucolico” e prosegue sull’asfalto con un buon grado di inclinazione fino al parcheggio vicino al ponte.   

Come detto inizialmente, è un sentiero che offre varie possibilità. Ci teniamo a precisare che il bosco non sempre è un ambiente amichevole, specie dopo delle precipitazioni abbondanti e quindi vi preghiamo di avere massima accortezza nel muovervi su terreni viscidi come questo. Altra cosa importante, il tratto di percorso sulla strada asfaltata può risultare molto pericoloso, non solo per le macchine, ma anche per le temperatura estive: negli anni ci siamo abituati ad estati sempre più torride anche in montagna, e conseguentemente non pare così assurdo preoccuparsi per un colpo di calore sull’asfalto ad alta quota! Evitate di percorrere quel tratto di sentiero in giornate afose, calde o nelle ore dove il sole scalda di più. Non sottovalutate mai la vostra idratazione o la stanchezza. Consigliamo un abbigliamento consono ad una camminata in montagna: scarpe con protezione per le caviglie, suola con grip; calzetti lunghi e chiari (presenza di erba alta in alcuni tratti), berretto, occhiali da sole e tanta acqua fresca! Vi consigliamo inoltre di procurarvi qualche spray per mantenere lontane le zecche; vista la quota poco elevata, potrebbero esserci; ad ogni modo non allontanatevi dalla traccia del sentiero. 

VARIANTE 

Per questa alternativa sono consigliate due auto; una verrà lasciata nel parcheggio precedentemente descritto dopo il ponte. Con l’altra vettura proseguite in salita verso destra, per Voltois. La strada è la medesima che dovrete percorrere nel caso in cui vogliate andare a Pani o sul monte Monfreda. Dopo molte svolte ripide ed alcuni tornati ciechi, raggiungerete uno spiazzo erboso con un cartello di legno addossato vicino ad un antico muro in pietra, che vi indicherà il sentiero delle ancone: il punto di arrivo sulla strada della descrizione precedentemente proposta. Lasciate la seconda auto lì e proseguite a ritroso fino al borgo di Oltris, da dove recupererete la prima vettura, così da poter concludere il giro. Anche se macchinosa per le manovre in auto, questa variante offre la possibilità a tutti di affrontare questa escursione, evitando il tratto di asfalto al sole e una salita assai impegnativa. 

Dati tecnici: 

Tempo di percorrenza: 3h 15′ circa 

Difficolta : E (escursionistico) 

Lunghezza percorso: 7,9 km 

Dislivello: 520 m 

Fondo e segnavia: Strada asfaltata, sentiero  

Per maggiori informazioni visitate il sito www.ampezzocarnico.it (a cura di Silvia Tullio Altan).  

Copyright fotografie: Vittoria Malignani© 

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E ricordate… la montagna è bella anche vicino a casa!