Nel cuore di  Ampezzo Ampezzo Carnico un sentiero turistico ideale in ogni stagione

Nel cuore del centro di Ampezzo c’è un sentiero turistico ideale in ogni stagione: in modo particolare in estate perché si è protetti dalle fronde degli alberi, costeggiando il fresco e limpido torrente Teriad’inverno perché, per chi ama le ciaspolate o le passeggiate nelle neve, è sicuramente un’escursione gratificante e per nulla impegnativa, che in più preserva gli escursionisti dai rischi delle slavine. Il giro di Lauçit – Plan dai Çjavai comincia dal centro del paese di Ampezzo, ma non per questo è privo di fascino. Lungo il percorso, disseminato di panchine e punti panoramici sull’abitato, si potranno trovare delle impressionanti doline carsiche, tipiche della Val Tagliamento. Anche per quanto concerne fauna e flora non rimarrete delusi: se sarete abbastanza attenti, tra il verde delle fronde, potreste scorgere qualche simpatico ramarro. 

 L’ESCURSIONE  

Il percorso inizia presso il Centro Sportivo di Ampezzo, ove è possibile parcheggiare. Si segue la comoda strada asfaltata che costeggia i campi sportivi e il recente Bike Park, inoltrandosi sempre di più nel folto del bosco sulle pendici del monte Pelois. Dopo pochi passi si raggiungerà una tabella che ci porterà ad addentrarci nel bosco vero e proprio, abbandonando l’asfalto: sarete circondati dall’odore della resina e dai suoni della foresta. Percorsi i primi 600 metri si raggiungerà un’impressionante dolina dove è possibile sostare, grazie alla presenza delle panchine. Da qui inizia una facile e piacevole discesa: fate attenzione alle lumache giganti e a non pestarle. Al termine della discesa mantenete la destra fino a raggiungere un ponticello sul torrente Teria, che vi porterà in località Poçòn: anche qui è possibile sostare e rinfrescarsi i piedi nelle fresche acque del torrente dove, tra Maggiociondoli e Abeti Rossi, se sarete fortunati, potreste incontrare il ramarro verde. 

 Da questo punto ci sono due opzioni: la prima è chiudere l’anello ritornando in centro ad Ampezzo, con la comoda strada asfaltata che vi condurrà presso Plan dai Çjavai e successivamente dietro al Museo Geologico. Altrimenti, per i più curiosi, si può prolungare ulteriormente il giro andando a visitare le Fortificazioni del Vallo Littorio lungo il corso del Teria. Si prosegue verso i ruderi del Mulin di Chiç guadando il torrente in direzione della Casa Milia. Poco dopo, attraverso un facile quanto affascinante sentiero nel bosco, si raggiungeranno le prime fortificazioni. Proseguendo per una breve salita si potrà ammirare anche il secondo gruppo di ruderi. Attualmente sono chiusi, alcuni abitanti del luogo li usano per custodirci i prodotti caseari. Sconsigliamo di avventurarvi al loro interno: non hanno illuminazione e l’ambiente è tetro e scivoloso. 

 Per effettuare l’escursione consigliamo un abbigliamento adeguato a un sentiero nel bosco: niente scarpe da ginnastica, ma scarponcini o scarpe da Ultra Trail. Calzetti abbastanza alti per la presenza di erba alta in alcuni tratti che, trovandosi a bassa quota, potrebbe ospitare zecche. I segni della Tempesta Vaia sono percepibili anche in questo bosco, potreste trovare qualche albero abbattuto, facilmente aggirabile. Tornando nell’abitato di Ampezzo a farvi compagnia ci saranno pecore e cavalli; se avete cani teneteli al guinzaglio, affinché non vadano ad infastidire gli animali. Vi preghiamo di non dar da mangiare agli ovini. 

L’escursione è ideale anche per bambini e per i vostri “amici a quattro zampe”. 

Avendo citato la Casa Milia, segnaliamo che su prenotazione è possibile godere di un’esperienza unica nel suo genere; in quest’area è stato recentemente allestito un giardino botanico sensoriale, che offre la possibilità di escursioni diurne e notturne, in totale sicurezza, con percorsi di cromoterapia. Per i più piccoli esiste anche il Villaggio degli “Sbilfs”, i folletti dei boschi. Se volete saperne di più visitate il sito www.luminamilia.com 

A cura di Vittoria Malignani

Dati tecnici escursione: 

Tempo di percorrenza: 1h 25′ circa 

Difficolta : T (turistica) 

Lunghezza percorso: 4,6 km  

Dislivello: minimo 

Fondo e segnavia: Strada asfaltata, tabelle. 

 

Per maggiori informazioni visitate il sito www.ampezzocarnico.it (a cura di Silvia Tullio Altan).  

Copyright fotografie: Vittoria Malignani© 

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E ricordate… la montagna è bella anche vicino a casa!