Esperienze di vita con uno sguardo oltre il qui e ora
Sono stati momenti molto emozionanti, quelli vissuti durante l’incontro organizzato dall’associazione Solidarmondo Udine presso le Suore della Provvidenza di Orzano, grazie al supporto e alla coordinazione di Suor Irmarosa Villotta e della Presidente dell’associazione Alessandra Vogrig.
Un omaggio alla donna e a tutte le donne che ogni giorno affrontano nuove sfide con il cuore e con l’anima e donano e si donano agli altri con altruismo e dedizione.
Durante la serata tre donne di diverse generazioni hanno raccontato le loro indimenticabili esperienze di vita ed hanno emozionato e coinvolto i presenti, regalando un messaggio importantissimo, di coraggio, dedizione e passione pera la vita e per i meno fortunati nel mondo.
Ecco le loro storie:
Letizia Banchig, 44 anni, laureata in scienze politiche, all’università di Trieste ha fatto lo stage del Master in Etiopia presso l’ONG “Progetto Continenti” dove per due mesi ha lavorato con i bambini di Addis Abeba. Rientrata dallo stage ha iniziato a lavorare presso la Caritas diocesana di Udine dove si è occupata di progetti di educazione alla mondialità nelle scuole di ogni ordine e grade ed ha coordinato il progetto promosso dalla Caritas di ragazzi provenienti da paesi in conflitto fra loro (palestinesi – israeliani, turchi – curdi). In questo contesto ha conosciuto il suo futuro marito, di origine israeliana col quale creerà la sua famiglia allietata dall’arrivo di tre figli.
A 19 anni fa la sua prima esperienza in Brasile, in un’epoca nella quale non c’erano cellulari e le odierne tecnologie, isolata dal mondo e dalla famiglia che ha supportato il suo sogno, e che l’ha fatta crescere e maturare con una sensibilità diversa e più consapevole. Qui si è misurata con le problematiche del posto ed ha avuto la possibilità di stringere amicizia con una ragazza brasiliana chen le ha dato il coraggio di ripartire una seconda volta. Quest’esperienza le ha dato una svolta, che l’ ha portata a fare un viaggio in Etiopia per 2 mesi per poi andare di nuovo in Brasile, i Mozambico e infine in Nepal per un anno dove ha lavorato con le donne ed i bambini di strada. Questa è stata l’esperienza più sfidante.
“La povertà culturale che ho vissuto nei diversi posti è profonda e radicata, (soprattutto in Nepal) e questo porta a conflitti che si sviluppano in pregiudizi” così Letizia conclude il suo racconto di esperienza di vita “I viaggi e la consapevolezza di quanto sia importante ascoltare l’altro ne profondo, mi ha permesso di impostare i rapporti con mio marito in un’ottica di reciproco rispetto della propria cultura di origine e religiosa”.
Cecilia Armani, 34 anni, laurea in giurisprudenza indirizzo internazionale formazione e progettazione europea fino ai 30 anni attiva in volontariato in un gruppo Scout con una breve esperienza in ambito legale. Dal 2017 al 2022 ha lavorato in una cooperazione intenzionale presso un ‘ente autorizzato per adozioni internazionali, lavoro che ha ottenuto grazie alla sua esperienza presso una casa famiglia di Barasat, in India nel 2012. Oggi lavora presso cluster arredo e cluster forestale per sviluppo sotre bosco-legno – arredo regionale.
Ha sempre subito molto il fascino per l’altro ed il desiderio di viaggiare. La sua prima esperienza in India è stata illuminante. Partita “zaino in spalla” con la sua amica serena che parlava Hindi ha potuto fare un’esperienza a stretto contatto con la popolazione. Ha svolto sempre attività a contatto con i ragazzi e si è sempre trovata in famiglia.
“Un episodio che ho vissuto, racconta, mi ha cambiato la vita. Nella casa famiglia dove ero andata a fare il mio servizio di volontariato, la madre superiora dopo diversi anni è stata trasferita ed in bambini hanno sofferto moltissimo, come per la perdita di una madre. Queste sono le esperienze che cambiano la vita ed il modo di guardarla. Bisogna ogni giorno scegliere di quali esperienze nutrirsi, anche stando qui da noi in situazioni completamente diverse.“
Sara Tosolini, 27 anni, si è laureata in Mediazione Culturale e sta completando il suo percorso di studi in Musicoterapia.
Ha all’attivo varie esperienze di volontariato in diversi ambiti tra cui L’Organizzazione no profit Make-A-Wish Italia Onlus, la scuola Penny Wirton di Udine per l’insegnamento della lingua italiana agli stranieri e l’associazione di promozione social Aulòs di Trieste, che si occupa di musicoterapia preventiva, riabilitativa e terapeutica.
“Nell’estate del 2022, racconta, ho avuto l’opportunità di effettuare un tirocinio di Musicoterapia nei campi dei rifugiati palestinesi in Libano all’interno del progetto Music & Resilience del quale sono ancora volontaria. Il progetto sviluppa e sostiene le risorse di community music & musicoterapia per i palestinesi e siriani rifugiati in Libano”.
Un confronto fra generazioni diverse che hanno affrontato, grazie ad esperienze concrete, un cambiamento interiore che diventa ricchezza da condividere nel nostro ambiente per costruire relazioni positive e migliorare l’aspetto della nostra quotidianità.
Questo è il nostro modo per festeggiare la festa della donna che cadrà domani 8 marzo che in realtà si annuncia ogni giorno della nostra vita.
Durante la serata, in aiuto alle donne, è stata fatta una raccolta fondi per il Centro del Bambino Denutrito di San Carlos in Bolivia.