La grande mostra al Salone degli Incanti di Trieste, fino al 10 aprile 2023

Intensa, incisiva, irriverente, indimenticabile. Quella che è considerata come la mostra più completa mai organizzata in Italia su Banksy, il misterioso writer di Bristol, si rivela non solo un’esposizione straordinaria ma anche un’esperienza forte, che rimane impressa nella mente e negli occhi dei visitatori.

Noi di Esplora & Ama siamo andati a vederla; con calma, in totale immersione, inconsapevoli del tempo che passava. Le opere di Banksy colpiscono fin nell’intimo, stravolgono etichette e convinzioni, lanciano messaggi chiari e senza mezze misure. Tra metafore e provocazioni si percepisce tutta l’abilità di Banksy, il grande comunicatore che ha scelto l’anonimato come “carta d’identità” e i graffiti come mezzo per affrontare i suoi temi.

Dal consumismo, dipinto quasi come una divinità, alla guerra, con i cartelli realizzati su cartoni d’imballaggio; i metaforici topi, esseri odiati e perseguitati ma simbolo dell’azione collettiva e della capacità di sopravvivere anche a un olocausto nucleare, raffigurati da Banksy in svariate situazioni, ci accompagnano attraverso la mostra che è divisa per argomenti:

  1. Radici: in questa parte troverete i movimenti artistici a cui Banksy fa esplicito riferimento e dai quale trae ispirazione, per modalità espressive o affinità elettive. Questi movimenti sono il Situazionismo, il Maggio francese, il Graffitismo e l’hip hop culture a New York.
  2. Banksy e le sue opere: mix di riproduzioni e opere originali dell’artista.
  3. All Over: attraverso un’installazione multimediale vengono presentati i murales dell’artista nella loro collocazione originale, aspetto fondamentale della sua arte.

Vi sono inoltre immagini delle sue incursioni dei musei di tutto il mondo (MOMA, Louvre, Tate, ecc) e di alcune sue mostre tipiche e provocatorie, oltre a una collezione di altissimo valore di poster e video.

Accanto a ironiche immagini di personaggi famosi spiccano i bambini, che Banksy ritrae in contesti che esprimono fragilità, malinconia ma anche speranza e tenerezza, come la celebre “Ragazza con il palloncino”. I temi si moltiplicano con immagini della Palestina, di Dismaland, il provocatorio Parco del non-divertimento che il writer aprì nel 2015 presso un lido marittimo in disuso nel Somerset, in Inghilterra. Nei 36 giorni di apertura il Parco registrò 150.000 visitatori.

E ancora troviamo testimonianze del Can’s Festival, il festival internazionale della street art organizzato da Banksy nel 2008 a Londra, che grazie alle opere realizzate da circa 40 artisti provenienti da tutto il mondo ha trasformato il tunnel di Leake Street da luogo insicuro e maleodorante a punto di ritrovo culturale e spazio permanente per i graffiti “legali”, che richiama turisti da ogni dove. C’è spazio anche per la musica, aspetto importante nella vita e nella carriera di Banksy.

Al termine del percorso espositivo è presente uno shop fornitissimo e uno spazio dove ognuno è libero di esprimere la sua creatività e di lasciare il suo messaggio personale, sull’onda dell’ispirazione che la visita a questa mostra suscita in adulti e bambini.

Curata da Gianni Mercurio, promossa dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dal Comune di Trieste e organizzata da PromoTurismoFVG in collaborazione con Madeinart, la mostra rimarrà visitabile fino al 10 aprile compreso, con questi orari: dal lunedì al giovedì dalle 9.00 alle 20.00, il venerdì e la domenica dalle 9.00 alle 21.00, il sabato dalle 9.00 alle 22.00.
Lunedì 10 aprile l’orario previsto è dalle 9.00 alle 22.00.

Info, costi, prenotazioni mostra e visite guidate/proposte scuola: contattare il numero + 39 338 4962409 o scrivere una mail all’indirizzo: infomostrabanksy@promoturismo.fvg.it