Blanco a Villa Manin è energia pura, una scossa che fa divertire e cantare, come da tempo non accadeva più, il pubblico friulano. È il concerto di cui avevamo bisogno, quello che ti ridà la voglia di vivere un live, di stare lì sotto palco. Nulla di virtuale, finto ma un rapporto sincero, umano con la gente che a partire dal pomeriggio era lì in trepidante attesa. Il suo modo di cantare, di stare sul palco, è travolgente.

D’altronde era un successo preannunciato: oltre 11 mila i biglietti venduti in soli 37 minuti per quella che era la sua prima e unica data in regione, organizzata da VignaPR e FVG Music Live in collaborazione con Erpac Fvg. Al sold out, e non poteva essere altrimenti, il giovante cantante, fresco vincitore di Sanremo assieme a Mahmood con “Brividi”, ha risposto con un umile “Grazie per essere qui”, con lo stupore di chi fino ad un paio di anni fa cantava soltanto nella sua stanza. “È incredibile vedervi tutti qui per me, tre anni fa quando iniziavo a cantare in un locale la gente si alzava e se ne andava”.

Il suo mondo, quello della musica fatta in casa, delle notti passate a scrivere viene riprodotta sul palco. La parola “Riot“ campeggia ovunque. Ci sono disegni pazzi, un casino immondo e una finestra oltre la quale si vedono le nuvole di un cielo sereno. Quella sua cameretta ora scenografia diventa mare, diventa un viaggio nell’universo. Evasione. 

Blanco canta senza autocelebrarsi, senza lungaggine alcuna, senza moralismi, soltanto per divertire e divertirsi, felice di far ascoltare il suo lavoro. Un’ora e mezza di musica, tutto il suo repertorio, forse ancora un po’ ristretto, ma ricco di hit che tutto il pubblico, vestito di bianco e nero come da lui richiesto, canta a memoria.

Villa Manin è elettrizzata, viva. Il giovane cantante balla, salta, si abbraccia, fa salire i fan sul palco, prende delle sedie e le rompe a terra a simboleggiare che sì la musica serve prima di tutto come valvola di sfogo. Qualche goccia di pioggia non spaventa il pubblico, c’è solo tanta voglia di fare casino insieme, di sentirsi parte di qualcosa di nuovo. 

Da sottolineare anche il feeling con la sua band. In primis Michelangelo, braccio destro e produttore. Un legame d’amicizia che portato sul palco si tramuta in perfetta alchimia musicale.

Tra i momenti migliori di questo evento ci sono le performance di “Lucciole”, ”Ruggine”, “Blu Celeste” e la versione acustica di “Notti in bianco”, con Blanco che attraversa la folla e si erge su un’impalcatura al centro del prato. Momenti che resteranno, sopratutto per quella generazione che si trovava per la prima volta in un concerto. La felicità di questi ragazzi, magari accompagnati dai genitori o dai fratelli più grandi, è impagabile.

Blanco, insomma, è il veicolo perfetto per chi ha deciso, come lui, di godere della vita e “Blu Celeste” è un concerto che è piaciuto a tutti. Critica, pubblico, giovani e meno giovani, perfino quelli disinteressati alle nuove tendenze musicali.

La festa è, poi, continuata sulla riviera lignanese, che in contemporanea ospitava un altro grande evento, la prima tappa del Coca Cola Summer Festival in Piazza Marcello D’Olivo. Il post concerto ha visto Blanco e il suo staff festeggiare al Mr. Charlie di Lignano Sabbiadoro. Una vera e propria sorpresa per tutto il locale, impreziosita anche da altre illustri presenze, Fred De Palma, Baby K, Mariasole Pollio, Rebecca Stefanelli, Annalisa, Sergio Sylvestre, Nika Paris, The Kolors, Room9.