La Miniera di Raibl: un viaggio nella memoria del lavoro in galleria

Inaugurata al Città Fiera la mostra che racconta la storia e l’eredità umana della miniera di

Cave del Predil

Martignacco (UD), 14 maggio 2025

È stata inaugurata ieri alle ore 12.00, presso il centro

commerciale Città Fiera, la mostra “La Miniera di Raibl”, un emozionante percorso

fotografico e documentario che restituisce dignità e memoria alla vita dei minatori di Cave

del Predil, raccontando la fatica del lavoro, la quotidianità in galleria e il legame profondo

tra uomo e montagna.

Attraverso immagini d’epoca e documenti storici, l’allestimento rende omaggio alla miniera di

Raibl, che per secoli è stata una risorsa fondamentale per la comunità locale. Il percorso

accompagna i visitatori lungo la storia dell’attività estrattiva sul Monte Re, fino alla chiusura della

miniera nel 1991.

“Per me è un grande orgoglio e una profonda soddisfazione essere presente a questa mostra – ha

dichiarato Stefano Mazzolini, Vicepresidente del Consiglio Regionale. È l’occasione per

rendere omaggio a mio nonno materno, Kovac, e ricordare ciò che ha dato a quella miniera. Un

luogo che non ha solo segnato la storia della Valcanale, ma anche quella della nostra Regione.

Ringrazio gli organizzatori per questa preziosa iniziativa e Città Fiera per aver messo a

disposizione gli spazi.”

A esprimere il sostegno del centro commerciale è stato anche Antonio Maria Bardelli, fondatore

di Città Fiera: “Io e Città Fiera siamo molto orgogliosi di ospitare questa mostra, che rappresenta

un importante processo di valorizzazione del nostro territorio. La miniera di Raibl è parte

integrante della nostra storia collettiva: un simbolo di sacrificio, lavoro e identità.”

Oggi, il reticolo sotterraneo della miniera – 130 chilometri di gallerie su 19 livelli – è stato

riconvertito nel Parco Internazionale Geominerario di Raibl, divenendo un modello virtuoso di

valorizzazione del patrimonio industriale e culturale.

“La mostra fotografica – spiega Giuseppe Di Vora, gestore dei Musei di Tarvisio – è un progetto

da me fortemente voluto per onorare una realtà straordinaria. Dopo la presentazione al Consiglio

Regionale, ho avuto l’onore di portarla anche al Città Fiera. Non è una scelta banale: ci permette

di raggiungere tante famiglie che ogni giorno vivono questo spazio. Ringrazio Antonio Maria

Bardelli e tutto il team di Città Fiera per il sostegno.”

L’obiettivo della mostra è trasmettere la memoria collettiva e sensibilizzare le nuove generazioni

sul significato profondo di un’attività che ha forgiato identità, paesaggi e relazioni sociali. Un

tributo doveroso a chi ha trasformato il sacrificio quotidiano in eredità culturale. “È una mostra

molto suggestiva e affascinante – ha commentato Mauro Delendi, sindaco di Martignacco.

Attraverso i materiali esposti possiamo ripercorrere il duro lavoro dei minatori, che scendevano

fino a 500 metri di profondità. È un vero monumento alla memoria, che restituisce valore a un

sacrificio oggi difficilmente immaginabile.”

Presente anche l’Associazione Minatori Raibl, impegnata da anni nella conservazione e

divulgazione della memoria mineraria. “La nostra associazione è nata per far conoscere e

valorizzare la storia della miniera – ha spiegato Gianni Senn. In questa occasione indossiamo la

nostra divisa da festa del minatore, di origine austro-ungarica, che rappresenta momenti solenni

come questo. La mostra offre una visibilità preziosa al comprensorio minerario, non solo in chiave

turistica, ma soprattutto storica.”Ha concluso Mauro Zamolo, assessore alle Attività Produttive e Protezione Civile del

Comune: “Questa è un’iniziativa importante, che ci aiuta a far conoscere una realtà industriale

storica. L’Amministrazione Comunale è lieta di sostenere eventi che valorizzano siti di

straordinaria rilevanza culturale. Un plauso alla Cooperativa e al presidente Di Vora per

l’impegno.”

La mostra resterà visitabile gratuitamente fino al 5 giugno.