La SIT (Società Italiana di Telemedicina) ha promosso uno scambio di esperienze pluridisciplinari in una location conviviale ospiti di Gabin, che condivide lo stesso spirito di  ricerca e innovazione nell’ambito dell’offerta culinaria

Uno stile diverso, fuori dalle righe per tante persone che spiccano nella loro passione e professionalità per la progettualità in telemedicina, che si propone come mezzo di miglioramento dell’offerta sanitaria, particolarmente in sedi di periferia come la montagna e strutture a basso livello sanitario, case di riposo, carceri. Qui ci sono anche rappresentanti di strutture Hub che Spoke che si stanno adoperando per migliorare organizzazioni di strutture di alto livello e specializzazione.

Il Friuli è una regione piccola, qui ci sono rappresentanti di spicco dell’imprenditoria, informatica, sanitaria, politico-sanitaria, della comunicazione e media. Ci sono tanti n.1 nel loro settore. Se lasciamo che tutti sviluppino progetti bellissimi che certamente soddisfano il proprio superego, senza ricadute pratiche, otterremo una grande Caos, dove tutti navigano per conto proprio, una struttura pubblica Golia che non si accorge che ci sono qui presenti dei David che hanno proposte avveniristiche, semplici e per questo vincenti.

I nemici di uno sviluppo omogeneo di offerta sanitaria e sociale sono:

  • Mancanza di una sinergia fra professionista della sanità e tecnico informatico geniale che ne sa di AI e Blockchains. L’offerta attuale è quella di strumenti avveniristici che hanno poca ricaduta pratica. Faccio l’esempio…c’è già chi offre oggi una consulenza specialistica medica in video quando non c’è una immediata visione di una cartella clinica sintetica ed esaustiva. C’è la sperimentazione ( anche Insiel) di consultare l’FSE, ma ora ancora macchinosa perchè difficile raggiungere i dati subito quando la consulenza deve essere immediata; l’FSE ora è ancora una cartella che necessita di ordine e di sintesi, magari con l’AI. Parziale è la risposta di noi cardiologi se all’ECG non si associa la cartella clinica sintetica e condivisa immediatamente disponibile: questo il mio pensiero.
  • Altro problema è la mancata disponibilità per tutti di esperienze sul campo operative. Ci dovrebbe essere un meccanismo premiante per cui contributi, PNRR, investimenti privati dovrebbero premiare chi ha sviluppato innovazioni e le mette a disposizione di tutti.
  • Politici e tecnici dovrebbero andare a vedere e copiare il meglio di quello che altri hanno fatto. Io ho il mito dell’Estonia dove il 90% della popolazione è collegato in rete in modo  adeguato con fibra e vota da casa.

Un sogno? Io penso che in una regione come il Friuli che ha tanti n.1, politici attenti, potrebbe superare la attuale statistica che la colloca come cenerentola dei progetti di telemedicina in Italia. Mi ricordo con nostalgia l’esperienza di aver dato il mio contributo quando il Friuli Venezia Giulia è stata la prima regione ad applicare in modo completo il 118.